Toscana: innovazione digitale per la Pubblica Amministrazione, approvata la nuova disciplina regionale

La Regione Toscana compie un ulteriore passo verso la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione con l’approvazione della legge sulla Disciplina dell’innovazione digitale e la tutela dei diritti di cittadinanza digitale. La norma, approvata il 27 novembre dal Consiglio regionale, ha ottenuto 23 voti favorevoli da Partito Democratico e Movimento 5 Stelle, mentre Fratelli d’Italia e Lega si sono astenuti con 11 voti complessivi.

Tra i punti salienti della legge, vi è la riorganizzazione della Rete Telematica Regionale Toscana (RTRT) e del Sistema Informativo Regionale (SIR) per adeguarsi alle previsioni del regolamento europeo sul cloud per la Pubblica Amministrazione. Questo processo di aggiornamento mira a garantire una maggiore sicurezza dei dati, un’efficienza operativa ottimizzata e un accesso più trasparente ai servizi digitali.

Il contributo dell’opposizione

Il portavoce dell’opposizione, Marco Landi, ha presentato tre ordini del giorno durante il dibattito, due dei quali sono stati approvati. Il primo impegna la Giunta a fornire aggiornamenti regolari sull’evoluzione della RTRT e del SIR, in relazione all’adeguamento alle normative europee. Il secondo chiede il coinvolgimento attivo del Consiglio regionale nella definizione dei criteri per l’adozione di tecnologie e sistemi basati sull’intelligenza artificiale (AI), garantendo che le linee guida siano sviluppate in sinergia con università, enti di ricerca e centri di competenza del territorio.

Landi ha sottolineato l’importanza di un approccio inclusivo e trasparente nell’utilizzo dell’AI, evidenziando come questa tecnologia possa migliorare significativamente l’efficienza dei servizi pubblici, ma richieda al contempo una governance etica e condivisa. Tuttavia, non è stato accolto il terzo ordine del giorno, che proponeva di ritirare la delibera relativa al finanziamento di uno studio sugli effetti del 5G per destinare le risorse a progetti ritenuti più urgenti. “I controlli andrebbero effettuati prima dell’installazione delle antenne”, ha dichiarato Landi. La proposta è stata respinta con una ferma opposizione da parte del Partito Democratico, che ha ribadito la necessità di continuare i monitoraggi, come sottolineato dalla presidente della commissione Territorio e Ambiente, Lucia De Robertis: “Chiedere minori controlli non è nel nostro spirito”.

Innovazione digitale e Pubblica Amministrazione: opportunità e sfide

La nuova legge pone al centro dell’agenda regionale l’adozione di strumenti tecnologici avanzati per migliorare l’erogazione dei servizi pubblici, promuovendo un modello amministrativo moderno e orientato ai cittadini. Tra gli strumenti previsti, l’intelligenza artificiale gioca un ruolo cruciale, offrendo opportunità di automazione, analisi predittiva e personalizzazione dei servizi.

Tuttavia, l’uso dell’AI nella Pubblica Amministrazione solleva anche interrogativi rilevanti. La governance di questi sistemi deve assicurare trasparenza, equità e protezione dei dati personali. Inoltre, è fondamentale che lo sviluppo e l’adozione delle tecnologie siano accompagnati da un investimento significativo nella formazione del personale e nel coinvolgimento delle comunità locali.

La Regione Toscana, con il contributo di università e centri di ricerca, ha l’opportunità di diventare un modello di eccellenza per l’utilizzo etico e sostenibile dell’intelligenza artificiale. Questo percorso, però, richiede un costante monitoraggio delle tecnologie adottate e un dialogo aperto con i cittadini, al fine di garantire che l’innovazione digitale risponda alle esigenze reali della società, evitando discriminazioni e disuguaglianze.

L’impegno della Toscana verso una Pubblica Amministrazione più digitale è un passo nella giusta direzione, ma il successo dipenderà dalla capacità di bilanciare efficienza e inclusività, senza perdere di vista i principi fondamentali di equità e trasparenza.