- La corsa contro il tempo
- Un appello al Ministero
- Le università sotto pressione
- Una scelta difficile
- Il futuro dell’insegnamento è in gioco
Migliaia di insegnanti precari rischiano di trovarsi con le spalle al muro. A pochi mesi dall’inizio del nuovo anno scolastico, sono costretti a scegliere tra la sicurezza di un contratto annuale e la possibilità di ottenere l’abilitazione all’insegnamento, requisito fondamentale per accedere ai concorsi a cattedra.
La corsa contro il tempo
Il problema risiede nei tempi estremamente ristretti imposti per il completamento dei corsi abilitanti, che devono concludersi entro novembre. Per molti docenti, che spesso conciliano l’insegnamento con altri lavori, è praticamente impossibile conciliare le ore di lezione e tirocinio con gli impegni lavorativi.
“È come se ci chiedessero di correre una maratona senza darci il tempo di allenarci”, commenta Irene V., insegnante precaria in provincia di Brescia. “Non possiamo permetterci di rinunciare a un anno di stipendio, ma allo stesso tempo vogliamo stabilizzarci”.
Un appello al Ministero
I docenti chiedono a gran voce al Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, di intervenire e allungare i tempi per il completamento dei corsi. “Il calendario attuale è troppo serrato e rischia di penalizzare chi ha scelto di investire sulla propria formazione”, sottolinea Francesca L., docente di filosofia e storia.
Le università sotto pressione
Anche le università che organizzano i corsi si trovano in difficoltà. “Le indicazioni del Ministero sono arrivate tardi e sono molto stringenti”, spiega un responsabile di un corso di abilitazione. “Siamo costretti a organizzare sessioni d’esame密集dissime, mettendo sotto pressione sia i docenti che gli studenti”.
Una scelta difficile
Per molti insegnanti precari, la scelta è dolorosa: rinunciare a un anno di stipendio per inseguire il sogno di una cattedra, oppure accontentarsi di una situazione precaria e rinviare la stabilizzazione. “La scuola ha bisogno di insegnanti motivati e preparati”, afferma Daniela M., docente di Belle Arti. “Ma per valorizzare le nostre competenze è necessario creare le condizioni affinché possiamo conciliare la formazione con il lavoro”.
Cosa chiedono i docenti:
- Allungamento dei tempi per il completamento dei corsi abilitanti.
- Maggiore flessibilità nell’organizzazione dei corsi, per consentire ai docenti di conciliare lavoro e studio.
- Un piano chiaro e dettagliato per la stabilizzazione dei docenti precari.
Il futuro dell’insegnamento è in gioco
La vicenda dei corsi abilitanti mette in luce le difficoltà che devono affrontare gli insegnanti precari e la necessità di una riforma del sistema educativo che valorizzi il loro ruolo e garantisca loro maggiori certezze.