Meta AI arriva su WhatsApp in Italia: come funziona, si può togliere e cosa sapere sulla privacy

WhatsApp continua la sua evoluzione con l’introduzione di Meta AI, l’assistente virtuale sviluppato da Meta, ora disponibile anche per gli utenti italiani. Dopo una fase di lancio graduale, la nuova funzione basata sull’intelligenza artificiale sta iniziando ad apparire nell’app di messaggistica, portando con sé nuove possibilità ma anche dubbi e interrogativi, soprattutto in termini di privacy.

Un assistente virtuale integrato

Meta AI si presenta come una chat dedicata e un’icona circolare visibile in basso a destra nella schermata principale dell’app. L’obiettivo è quello di offrire un supporto smart direttamente all’interno di WhatsApp, trasformandolo in un vero e proprio strumento multifunzione.

Attraverso Meta AI è possibile chiedere informazioni, farsi aiutare nella scrittura di testi, ottenere supporto per lo studio o semplicemente intrattenersi. È un sistema pensato per rispondere in modo rapido ed efficiente, sulla scia di altri chatbot ormai ampiamente diffusi.

Come si attiva Meta AI

Non è richiesto alcun intervento da parte dell’utente. L’attivazione avviene automaticamente con l’aggiornamento dell’app all’ultima versione disponibile. Una volta aggiornato WhatsApp, l’icona di Meta AI dovrebbe comparire senza ulteriori passaggi.

Attualmente, questa funzione è disponibile solo per dispositivi Android e iOS. Chi utilizza WhatsApp da computer può visualizzare le conversazioni avviate con Meta AI, ma non ha la possibilità di inviare nuovi messaggi tramite la versione desktop.

Si può disattivare?

Al momento, la risposta è no. Meta AI è parte integrante della nuova versione dell’app e non è prevista un’opzione per rimuoverla o disattivarla. Chi non è interessato a utilizzarla può semplicemente ignorarne la presenza, ma l’icona resterà visibile nella schermata principale.

Tutela della privacy: le rassicurazioni di Meta

L’introduzione di un’intelligenza artificiale in un’app di messaggistica solleva, inevitabilmente, preoccupazioni legate alla privacy. Meta ha cercato di chiarire questi aspetti sin dal primo accesso alla chat con l’assistente.

Viene specificato che Meta AI può leggere solo i messaggi che le vengono inviati direttamente dall’utente. Non ha invece accesso alle chat personali, che restano protette dalla crittografia end-to-end. Inoltre, per utilizzare l’IA all’interno di una conversazione con un’altra persona o in un gruppo, è necessario menzionarla esplicitamente (@Meta AI) o inoltrare un messaggio alla chat dell’assistente.

Questo significa che l’utente ha il pieno controllo su cosa condividere con Meta AI. Tuttavia, va segnalato che Meta, pur dichiarando di non utilizzare le interazioni con l’IA per addestrare direttamente i suoi modelli, afferma di poter condividere alcune informazioni con partner selezionati per migliorare la pertinenza delle risposte. Un dettaglio che merita attenzione, soprattutto da parte di chi è sensibile ai temi della riservatezza.

L’arrivo di Meta AI su WhatsApp rappresenta una novità importante che può cambiare il modo in cui gli utenti interagiscono con l’app. Si tratta di uno strumento potenzialmente utile, ma che richiede consapevolezza nell’utilizzo. Comprendere il suo funzionamento e conoscere le implicazioni in termini di privacy è il primo passo per decidere come — e se — integrarlo nella propria esperienza quotidiana di messaggistica.