L’Intelligenza Artificiale non sostituirà gli insegnanti: nuovi strumenti per imparare l’inglese

L’intelligenza artificiale (IA) non sostituirà gli insegnanti, ma offrirà nuove opportunità per l’apprendimento delle lingue, come dimostrato dai risultati del sondaggio Future of English del British Council. Secondo il rapporto, condotto in occasione del primo anniversario della pubblicazione del libro The Future of English: Global Perspectives, il 48,2% degli intervistati in Europa crede che l’IA possa parzialmente sostituire i docenti, mentre il 43,5% afferma il contrario. Nonostante il dibattito, l’IA sembra destinata a diventare uno strumento complementare, migliorando la qualità dell’insegnamento senza ridurre il ruolo umano degli insegnanti.

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Il ruolo dell’IA nell’apprendimento

I professionisti dell’educazione intervistati, provenienti da 92 Paesi, sottolineano come l’IA stia influenzando l’istruzione globale. Mina Patel, responsabile del programma di ricerca Future of English, evidenzia come sia cruciale non lasciare indietro gli insegnanti in questo cambiamento tecnologico. Patel insiste sull’importanza di formare i docenti affinché possano utilizzare al meglio gli strumenti digitali e guidare il processo di innovazione, anziché subirlo.

In questo contesto, il 44% degli insegnanti ritiene che gli studenti stiano apprendendo solo parzialmente le competenze linguistiche necessarie per il loro futuro, mentre solo il 29% crede che l’apprendimento sia completo. Patel sottolinea inoltre come gli studenti, spesso più esperti nell’uso della tecnologia rispetto ai loro insegnanti, necessitino comunque di una guida professionale che sappia strutturare e finalizzare il loro apprendimento.

L’importanza delle competenze linguistiche nel mondo del lavoro

Il sondaggio del British Council evidenzia anche un altro aspetto cruciale: la mancanza di competenze adeguate tra i giovani per entrare nel mondo del lavoro, soprattutto per quanto riguarda la lingua inglese. I partecipanti europei alle tavole rotonde della ricerca hanno affermato che le competenze linguistiche devono essere integrate con le abilità pratiche, poiché la lingua, secondo il responsabile del programma Future of English, è uno strumento da utilizzare per scopi concreti.

Inoltre, il 50,9% degli insegnanti e il 51,3% dei funzionari pubblici intervistati in tutto il mondo concordano sul fatto che gli insegnanti non saranno sostituiti dall’IA. Anche in Europa si riscontra un equilibrio tra chi pensa che l’IA sostituirà parzialmente i docenti e chi invece nega questa possibilità.

Il futuro della didattica: integrazione tra IA e insegnamento

Secondo il rapporto, l’IA viene sempre più vista come un’opportunità per innovare l’apprendimento e ridurre le disuguaglianze. Patel spiega che la tecnologia non sta cambiando ciò che facciamo, ma come lo facciamo. Sebbene i giovani possano imparare in modo informale attraverso l’uso di tecnologie avanzate, continuano a richiedere la presenza di insegnanti che possano guidarli nel loro percorso di apprendimento.

In questo senso, il ruolo dell’insegnante rimane fondamentale: gli studenti necessitano di un supporto strutturato, che solo un sistema educativo può garantire. La chiave del successo, secondo Patel, sarà quindi integrare l’IA nel processo educativo senza rimuovere il valore umano del docente.

Multilinguismo e benessere degli insegnanti

Un altro tema emerso dal sondaggio riguarda il multilinguismo. In Europa, in particolare, molti ritengono che i Paesi dove si parla solo inglese potrebbero essere svantaggiati nel futuro. Patel sottolinea come la capacità di parlare più lingue, unita a una vera comprensione multiculturale, sia una risorsa fondamentale per i giovani europei che devono affrontare un mondo sempre più globalizzato.

Il benessere degli insegnanti è un altro punto cruciale: il loro ruolo è in continua evoluzione, e questo può avere un impatto significativo sul carico di lavoro e sul loro riconoscimento sociale. Patel invita a riflettere sul fatto che gran parte dell’apprendimento linguistico avviene al di fuori delle aule, in contesti informali, attraverso piattaforme digitali, social media e strumenti di IA. Diventa quindi essenziale integrare queste modalità di apprendimento nei sistemi educativi ufficiali, attraverso una collaborazione tra settore pubblico e privato.

L’impegno per l’innovazione educativa

Il programma di ricerca Future of English continuerà con nuovi studi e progetti, inclusi confronti tra diversi sistemi educativi e ricerche sull’impatto socio-economico della lingua inglese. Inoltre, il British Council organizzerà il ELTons Festival of Innovation nel novembre 2024, un evento dedicato all’innovazione nell’insegnamento dell’inglese, in cui verranno presentate le ultime tendenze del settore.

L’intelligenza artificiale, quindi, non rappresenta una minaccia per gli insegnanti, ma piuttosto una risorsa che, se integrata correttamente, può migliorare l’efficacia dell’educazione e garantire un futuro più inclusivo per tutti.