L’intelligenza artificiale applicata alla Pubblica amministrazione: migliora i servizi e risolve i problemi di organici

Chat GPT AI

Maurizio Fugatti, presidente della Provincia di Trento, ha sottolineato il ruolo cruciale dell’intelligenza artificiale (AI) come strumento per affrontare alcune delle principali sfide che oggi le pubbliche amministrazioni si trovano a fronteggiare, durante la tavola rotonda “Azzeriamo le distanze: intelligenza artificiale tra opportunità e rischi” tenutasi al Festival delle Regioni a Bari.

Il report della Fondazione Kessler

“La crescita del tema dell’intelligenza artificiale ha portato la Fondazione Bruno Kessler (FBK) a esplorare questo ambito in tutte le sue sfaccettature”, ha dichiarato Fugatti. La FBK, centro di ricerca di eccellenza in Trentino, ha sviluppato una vasta esperienza nei campi dell’automazione per le imprese, della sanità e persino nell’ambito dell’intelligenza artificiale applicata al sociale e ai sensori, un settore innovativo e in rapida espansione.

L’idea del presidente Fugatti

Fugatti ha evidenziato come l’adozione dell’AI consenta di affrontare il tema del limite e dei confini etici, una questione di grande attualità, su cui l’Europa sta lavorando per definire un percorso normativo che assicuri l’uso responsabile di queste tecnologie. Tale regolamentazione è fondamentale per garantire che l’innovazione avvenga nel rispetto dei valori etici e della sicurezza dei cittadini.

Un altro aspetto cruciale, secondo il presidente della Provincia di Trento, riguarda la capacità dell’AI di rispondere a una delle criticità più rilevanti della fase attuale: la carenza di manodopera, una problematica che colpisce sia le imprese che le pubbliche amministrazioni. “L’implementazione delle nuove tecnologie può essere una risorsa per superare queste difficoltà,” ha spiegato Fugatti, riferendosi in particolare alle esigenze della pubblica amministrazione provinciale e del sistema degli enti locali.

I benefici diretti

L’introduzione dell’AI, infatti, può migliorare l’efficienza operativa, garantendo continuità nelle attività quotidiane e contribuendo a colmare la carenza di personale qualificato. Le tecnologie AI permettono di semplificare le operazioni amministrative, ridurre i costi e migliorare i servizi ai cittadini, offrendo un supporto concreto nelle attività più ripetitive e liberando risorse umane per compiti a più alto valore aggiunto.

L’intervento di Fugatti ha messo in evidenza l’importanza di considerare l’intelligenza artificiale non solo come un’opportunità per il settore privato, ma anche come un potente strumento per modernizzare e rendere più efficienti le pubbliche amministrazioni, garantendo un ricambio generazionale e una maggiore operatività delle strutture locali.

I vantaggi per la Pa

L’introduzione dell’intelligenza artificiale nella pubblica amministrazione può portare numerosi vantaggi sia per l’efficienza interna delle istituzioni che per i cittadini. Grazie all’automazione dei processi burocratici, l’AI può ridurre notevolmente i tempi di gestione delle pratiche, semplificando attività complesse come la gestione documentale, il trattamento dei dati e la risposta alle richieste dei cittadini. Questo consentirebbe una riduzione dei costi operativi, una maggiore trasparenza nei procedimenti amministrativi e una riduzione del margine di errore umano. Inoltre, l’AI può essere utilizzata per analizzare grandi quantità di dati, migliorando la pianificazione e l’allocazione delle risorse pubbliche, nonché per fornire servizi più personalizzati ed efficienti ai cittadini, come assistenza digitale 24/7, servizi di e-government e gestione più rapida delle richieste. In questo modo, l’intelligenza artificiale non solo semplificherebbe le operazioni amministrative, ma renderebbe anche le pubbliche amministrazioni più vicine e reattive ai bisogni dei cittadini.