L’Europa verso la creazione di fabbriche di Ai: anche l’Italia tra i protagonisti

L’Unione Europea compie un passo avanti decisivo verso un futuro tecnologico autonomo con l’iniziativa delle “Fabbriche di Intelligenza Artificiale”. Questo ambizioso progetto punta a creare un ecosistema europeo innovativo per l’addestramento di modelli avanzati di Ai e per lo sviluppo di soluzioni in vari settori, rendendo l’Europa un centro di eccellenza nel campo dell’intelligenza artificiale.

La Commissione Europea ha comunicato che l’Italia è tra i 15 Stati membri che hanno avanzato le prime proposte per la costruzione di queste fabbriche, che nasceranno attorno a una rete di supercomputer europei ad alte prestazioni (High-Performance Computing, HPC). Questa infrastruttura non solo migliorerà la capacità di calcolo europea, ma sarà accessibile a start-up, aziende e ricercatori per accelerare lo sviluppo di tecnologie Ai di punta, favorendo un ambiente di innovazione e crescita economica.

Il progetto europeo per rafforzare l’Ai e l’autonomia tecnologica

L’iniziativa è stata lanciata lo scorso gennaio e ha come obiettivo principale quello di aumentare in modo sostanziale la potenza di calcolo disponibile per l’Ai in Europa. Attualmente, l’ecosistema europeo soffre della mancanza di una capacità computazionale adatta per supportare il rapido sviluppo dei modelli avanzati di intelligenza artificiale. Con le nuove fabbriche, l’UE mira a colmare questo gap e a favorire un ambiente di innovazione competitivo che possa competere con altre potenze globali.

Le fabbriche di Ai saranno interconnesse e operative attraverso la rete di supercomputer dell’impresa comune EuroHPC, un’iniziativa europea che unisce risorse e competenze per migliorare l’infrastruttura digitale del continente. Questa rete non solo offrirà capacità di calcolo avanzate, ma sarà anche ottimizzata per soddisfare le particolari esigenze dei modelli di intelligenza artificiale.

Italia e altri Paesi membri alla guida della transizione digitale

Tra le proposte presentate, l’Italia, in collaborazione con Austria e Slovenia, ha avanzato un progetto per la costruzione di una fabbrica di Ai attorno a un supercomputer, che potrebbe essere uno tra quelli già esistenti o uno nuovo progettato specificamente per supportare i modelli IA. Oltre all’Italia, altri Paesi hanno partecipato con progetti in collaborazione, tra cui Finlandia (insieme a Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Norvegia e Polonia), Lussemburgo, Svezia, Germania e Grecia. Anche la Spagna ha avanzato una proposta, con la partecipazione di Portogallo, Romania e Turchia, la cui presentazione è attesa a breve.

L’interesse per questa iniziativa è crescente, tanto che Cipro e Slovenia hanno già presentato lettere di interesse per unirsi alla rete di fabbriche di Ai o per creare strutture simili in una fase successiva.

I prossimi step

Le proposte presentate dai Paesi membri saranno ora valutate da un gruppo di esperti indipendenti. La selezione delle fabbriche di Ai approvate verrà annunciata dall’EuroHPC nel dicembre 2024, con la possibilità di avviare la costruzione delle prime strutture già all’inizio del 2025.

Per i Paesi che non hanno ancora presentato le proprie candidature, la scadenza per le proposte successive è fissata a febbraio 2025. Questa iniziativa rientra negli orientamenti politici presentati dalla presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, che ha più volte sottolineato l’importanza di rafforzare l’autonomia digitale dell’Europa e di costruire un ecosistema di Ai basato su principi di trasparenza, etica e rispetto dei diritti fondamentali.

Una rete di supercomputer per l’Ai del futuro

Le fabbriche di Ai europee, una volta operative, saranno un punto di riferimento per l’intero ecosistema digitale europeo, offrendo capacità di calcolo avanzate che potranno supportare ricerche pionieristiche e applicazioni in svariati campi: dalla sanità alla finanza, dalla ricerca scientifica alle nuove frontiere dell’automazione industriale.

Questa rete di supercomputer, uno degli elementi centrali del progetto, consentirà di sviluppare e addestrare modelli di intelligenza artificiale in un ambiente sicuro e controllato, senza dipendere da infrastrutture estere. Per l’Europa, il progetto delle fabbriche di Ai rappresenta non solo un investimento in infrastrutture digitali, ma anche un’importante affermazione di indipendenza tecnologica, che permetterà di mantenere il controllo sulle risorse critiche per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale.

L’Ai come motore per il futuro europeo

Le fabbriche di Ai rappresentano una nuova fase nell’evoluzione del settore tecnologico europeo. Con queste strutture, l’Europa si propone di diventare un leader nell’Ai, capace di competere con giganti come Stati Uniti e Cina. Per l’Italia e gli altri Paesi coinvolti, il progetto offre l’opportunità di partecipare attivamente alla costruzione del futuro digitale del continente, con vantaggi sia per l’economia che per la ricerca scientifica.

Con le fabbriche di Ai, l’Unione Europea non solo si dota degli strumenti necessari per il futuro tecnologico, ma rafforza anche i valori che la contraddistinguono: inclusione, rispetto della privacy e tutela della democrazia. Questa iniziativa promette di consolidare la posizione dell’Europa come polo di eccellenza per l’intelligenza artificiale e come modello di sviluppo sostenibile e responsabile.