- Il rapporto della Luiss
- Le parole di Orecchini
- Gli impatti economici
- Un aiuto per gli automobilisti
- Servizi infiniti
L’orizzonte temporale è il 2030. Le stime prevedono che per quel momento il 90 % del mercato automobilistico mondiale potrebbe essere costituito da veicoli intelligenti, ‘automobili sapiens’ sempre meno ‘meccaniche’ e sempre più definite dal software, come anticipato da Elon Musk.
Il rapporto della Luiss
A questa evoluzione del più amato fra i mezzi di trasporto l’Osservatorio Auto e Mobilità della Luiss Business School ha dedicato un focus in cui ha prefigurato l’avvento di un’Automobile intelligente, sempre più a supporto delle esigenze dell’automobilista: un mezzo – è la definizione scelta dall’Osservatorio – “in grado di interagire con l’utilizzatore ed il contesto, elaborando informazioni, apprendendo e agendo autonomamente secondo modi e criteri simili a quelli dell’essere umano”.
Le parole di Orecchini
Presentando il documento a Villa Blanc, Fabio Orecchini, direttore scientifico dell’Osservatorio assieme a Luca Pirolo, ha posto l’accento su come l’Intelligenza Artificiale sia – anche per il settore automobilistico – ‘the next big thing’ in grado di cambiare tutto: “le parole di Musk – ha spiegato – sono la prima volta in cui un costruttore si definisce a partire dall’IA: una intelligenza che un domani potrà permettere ad esempio al veicolo di monitorare le condizioni di salute del conducente e, in caso di malore, decidere di muoversi autonomamente verso l’ospedale più vicino E la prossima frontiera sono le emozioni”.
Gli impatti economici
E’ un discorso ovviamente anche economico: se il Pil globale generato nei prossimi 10 anni dall’adozione di sistemi di Intelligenza Artificiale è stimato dall’Osservatorio in 11.000 miliardi di dollari, già oggi il mercato del software IA vale 150 miliardi di dollari, ovvero il 22% sul totale dell’industria software (685 miliardi complessivi) con la prospettiva che nel 2033 possa arrivare a 430 miliardi. In specifico per il settore auto l’Intelligenza Artificiale sta diventando la voce principale degli investimenti digitali visto che dovrebbero superare quota 70 miliardi di dollari nel 2030 generando un mercato di circa 30 miliardi di dollari all’anno, con una crescita del 20-30% l’anno.
Un aiuto per gli automobilisti
Aspettando il boom in arrivo nei prossimi anni, già oggi l’intelligenza artificiale aiuta gli automobilisti, controllando comportamenti e dispositivi per alleggerire e rendere più sicuri su quattro ruote. Il rapporto dell’Osservatorio Auto e Mobilità della Luiss Business School ricorda come l’Intelligenza Artificiale in realtà è già presente da tempo nell’automobile, ad esempio a partire dagli anni ’90 nella gestione delle trasmissioni automatiche, fornite di algoritmi in grado di adattare il comportamento di cambiata in base allo stile e alle condizioni di guida modificando automaticamente la logica dei passaggi di marcia in base ai dati raccolti dai sensori di sterzo, acceleratore, freno e anche accelerometri, inclinometri e sensori di imbardata.
Servizi infiniti
Lo stesso navigatore satellitare è diventato sempre più intelligente approdando a sistemi di navigazione che calcolano tutto in cloud e forniscono una serie infinita di servizi legati alla posizione e all’itinerario impostato interagendo con tutti i sistemi di assistenza alla guida. I sistemi di IA possono distinguere i tipi di oggetto e di esseri animati e di interpretare i movimenti e i lineamenti delle diverse parti del corpo o zone del viso. Grazie ad algoritmi sempre più sofisticati, un insieme di sensori e telecamere che monitorano il viso del guidatore, ed in particolare gli occhi, è possibile rilevarne la stanchezza o lo stato di coscienza. È stato già presentato anche un sistema di riconoscimento facciale fornito di due telecamere: una esterna e una interna che serve anche per il rilevamento della stanchezza.