Una tendenza forse dovuta anche alla mancanza di persone realmente formate in questo campo. Ben il 77% di intervistati dichiara la necessità di una formazione su questi temi, mentre fra chi già utilizza l’AI, il 35% dichiara di non avere le competenze adeguate. Nel caso di inserimento di figure specializzate, inoltre, il 35% degli intervistati dichiara che sarebbe difficile per la propria azienda trovare qualcuno, a sottolineare una mancanza di figure professionali dedicate all’utilizzo e implementazione di questi tool.
La formazione però non è l’unica barriera, soprattutto per quel che riguarda le pmi, che ovviamente registrano un tasso ancora più basso di azioni concrete in questo campo. Altri limiti riconosciuti a livello aziendale nell’adozione di strumenti in campo di Intelligenza Artificiale sono ovviamente la mancanza di finanziamenti e risorse economiche (52%), seguita dalla poca conoscenza a livello manageriale e di fornitori su questo tema (51%). In altre parole, l’interesse è alto, ma il budget e i piani di investimento non sono diretti in questo ambito per il momento.
Ad oggi, solo il 39% dei dipendenti italiani si definisce reale conoscitore degli strumenti di AI, inteso come una persona che li usa abitualmente e ne studia le funzionalità, per svago o per lavoro, e solo circa un’azienda su 5 ne fa un uso discreto.