La statistica nell’era dei Big Data: esperti a convegno alla Sapienza di Roma

Esperti e accademici da tutta Italia si sono riuniti presso l’Università “La Sapienza” di Roma per l’edizione 2024 del convegno “Measuring and Interpreting World Changes with Statistics, Data Science and AI”. L’evento, organizzato dal Dipartimento di Scienze Statistiche dell’ateneo romano in collaborazione con l’Istat e l’Asa (Association for Applied Statistics), ha l’obiettivo di esplorare il ruolo fondamentale della statistica nell’analisi e comprensione dei cambiamenti globali in un’epoca dominata dai big data e dall’intelligenza artificiale.

La cerimonia inaugurale

Durante la cerimonia di apertura, Marcello Chiodi, presidente della Società Italiana di Statistica, ha messo in luce un problema cruciale: la qualità dei dati. Chiodi ha sottolineato come, nel passaggio dalla statistica tradizionale alla Data Science e all’intelligenza artificiale, l’attenzione alla qualità delle informazioni raccolte sia spesso venuta meno. “Non possiamo permetterci di sacrificare la qualità sull’altare della quantità,” ha affermato, evidenziando l’importanza di metodologie rigorose nella raccolta e nell’interpretazione dei dati.

Marco Schaerf, presidente della Facoltà di Ingegneria dell’Informazione, Informatica e Statistica della Sapienza, ha poi ribadito la necessità di diffondere la cultura statistica e le buone pratiche nell’uso dei dati nella società contemporanea. “Viviamo in un’epoca in cui la statistica e la data science non sono più competenze di nicchia, ma strumenti essenziali per comprendere il mondo che ci circonda,” ha dichiarato Schaerf.

Il ruolo della statistica nell’economia e nell’impresa

Francesco M. Chelli, presidente dell’Istat, ha concentrato il suo intervento sul ruolo cruciale che la statistica gioca nel settore economico e imprenditoriale. Secondo Chelli, la statistica non è solo un mezzo per analizzare il passato, ma uno strumento per prevedere il futuro e orientare le scelte strategiche delle imprese. “Le decisioni aziendali basate sui dati non riguardano solo l’efficienza operativa, ma possono influenzare positivamente l’intera società,” ha affermato, invitando le imprese a investire nella formazione statistica per affrontare le sfide di un mercato in continua evoluzione.

L’importanza della statistica nel machine learning e nell’AI

Maurizio Vichi, professore ordinario di statistica presso la Sapienza, ha concluso la prima giornata del convegno sottolineando l’importanza della statistica nella definizione dei protocolli di analisi e nello studio dell’incertezza. Secondo Vichi, la statistica è un pilastro fondamentale per il rafforzamento delle tecniche di machine learning e data science, nonché per lo sviluppo di intelligenze artificiali più trasparenti e affidabili. “È essenziale che il mondo accademico e quello industriale collaborino per sviluppare soluzioni innovative che rispettino i principi etici e promuovano una tecnologia al servizio della società,” ha dichiarato.

Sessioni tematiche e sfide future

Il convegno proseguirà nei prossimi giorni con una serie di sessioni tematiche dedicate a temi di frontiera come l’analisi dei dati massivi e le sfide etiche dell’intelligenza artificiale. Verranno presentati studi e progetti che esplorano l’uso della statistica per comprendere fenomeni complessi, dall’evoluzione dei mercati finanziari agli impatti dei cambiamenti climatici, fino alla modellazione di reti sociali e dinamiche di popolazione.

In un’epoca in cui il volume di dati prodotto cresce esponenzialmente, eventi come questo assumono un ruolo cruciale nel promuovere una cultura della qualità e della responsabilità nell’uso dei dati. La statistica, con il suo rigore metodologico e la capacità di trasformare numeri in conoscenza, rimane uno strumento imprescindibile per interpretare e guidare i cambiamenti globali in modo consapevole e sostenibile.