L’Intelligenza Artificiale (AI) si sta affermando come uno strumento chiave per migliorare l’efficienza della Giustizia Amministrativa in Italia, senza però sostituire il ruolo centrale del giudice. Questa innovazione promette di rendere più celeri e accurate le procedure, con applicazioni che spaziano dall’individuazione di ricorsi simili nelle diverse sezioni dei Tribunali, alla ricerca automatizzata di precedenti giurisprudenziali e norme rilevanti.
Nel documento “Intelligenza artificiale e giustizia amministrativa: strategie di impiego, metodologie e sicurezza”, stilato dal Servizio per l’Informatica del Segretariato generale della Giustizia Amministrativa, viene illustrato come queste tecnologie siano già in fase di sperimentazione. Supervisionato dal Dipartimento della trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il progetto evidenzia le potenzialità dell’AI nel fornire supporto ai giudici, migliorando la rapidità di accesso alle informazioni rilevanti e riducendo i tempi necessari per analizzare casi complessi.
Un supporto per i giudici, non un sostituto
Il report sottolinea che, pur non sostituendo il giudice, l’AI offrirà un “valore aggiunto” a chi la utilizzerà. Con strumenti capaci di analizzare grandi quantità di dati giuridici e trovare collegamenti tra casi simili, l’AI permetterà ai giudici di prendere decisioni più informate e veloci, contribuendo a ridurre i tempi della giustizia. Inoltre, l’introduzione di queste tecnologie aiuterà a ridurre il carico di lavoro delle corti, permettendo una gestione più efficiente dei casi pendenti.
Un percorso di innovazione già avviato
La Giustizia Amministrativa italiana è all’avanguardia nell’adozione di nuove tecnologie. Già nel 2017, ha implementato il Processo Amministrativo Telematico, digitalizzando completamente tutte le fasi del processo. Questa trasformazione digitale ha gettato le basi per l’introduzione dell’AI nel sistema giudiziario.
Dal 2020, inoltre, sono stati introdotti sistemi avanzati di cybersecurity basati sull’AI, che hanno contribuito a proteggere il patrimonio informativo della giustizia amministrativa da potenziali minacce informatiche. Oggi, con il sostegno della misura PNRR 1.6.5 (Digitalizzazione delle grandi PAC – Consiglio di Stato), la Giustizia Amministrativa sta sviluppando una piattaforma di business intelligence e intelligenza artificiale, destinata a migliorare ulteriormente l’efficacia delle decisioni giudiziarie.
Verso il futuro
Il futuro dell’AI nella giustizia amministrativa sembra promettente. Grazie all’accordo quadro Consip, siglato lo scorso novembre, è stata avviata una fase sperimentale della piattaforma AI, che verrà successivamente integrata con il sistema SIGA. Questa piattaforma non solo sarà in grado di velocizzare i processi decisionali, ma anche di evolversi e adattarsi continuamente alle nuove esigenze del sistema giudiziario. L’introduzione dell’Intelligenza Artificiale nel sistema giudiziario italiano rappresenta una svolta significativa per migliorare l’efficienza e la velocità delle decisioni giudiziarie. Sebbene non sostituirà il giudice, l’AI fornirà uno strumento prezioso per accelerare i tempi della giustizia, garantendo un sistema più rapido, sicuro e moderno, a beneficio delle istituzioni e dei cittadini.