Intelligenza Artificiale e Cybersicurezza: una nuova sfida per l’Italia e l’Europa

L’intelligenza artificiale sta crescendo a un ritmo esponenziale, tanto da superare ormai le capacità umane. Lo ha evidenziato il ministro della Difesa Guido Crosetto, intervenendo alla Farnesina durante la sessione ‘Sicurezza cibernetica, minacce ibride, intelligenza artificiale’ nell’ambito della XVII edizione degli Stati Generali della Diplomazia, sottolineando come questa tecnologia, insieme all’evoluzione dei sistemi informatici, stia ponendo nuove sfide. Crosetto ha richiamato l’importanza di strategie concrete per sfruttare e gestire l’IA, individuando nei data center le “miniere” del futuro. Questi spazi, dove i dati vengono elaborati a velocità sempre maggiori, diventeranno centrali per l’innovazione e la difesa tecnologica dell’Italia.

Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, intervenuto alla stessa sessione alla Farnesina, ha evidenziato come l’innovazione tecnologica abbia reso la guerra ibrida più efficace, spingendo il Paese verso un necessario salto culturale nella percezione della cybersicurezza. Ha richiamato la necessità di trasferire l’innovazione accademica nel mondo industriale, per valorizzare le competenze italiane e contrastare l’emigrazione dei talenti. Importanti investimenti governativi, come il DDL sull’intelligenza artificiale da 1 miliardo di euro e il progetto IT4LIA AI Factory, puntano a rafforzare il sistema tecnologico italiano e a fare del Tecnopolo di Bologna un punto di riferimento mondiale per supercomputing e IA.

A questo si collega la visione del ministro degli Esteri Antonio Tajani, che, intervenendo durante la Conferenza degli ambasciatori alla Farnesina, ha annunciato una riforma del Ministero degli Esteri per adattarlo alle sfide cibernetiche e ibride. Tajani ha evidenziato l’importanza della collaborazione tra istituzioni e la necessità di proteggere i dati industriali, essenziali per il sistema-Paese e la promozione dell’export italiano.

Un impegno corale e strategico, dunque, per affrontare la rivoluzione digitale in modo proattivo, proteggendo la sicurezza nazionale e ponendo le basi per un’Italia più competitiva sul fronte dell’innovazione e della tecnologia.