Un assistente tattico AI per dominare il campo di battaglia
Immaginate un team di forze speciali americane in un centro urbano densamente popolato, in una regione politicamente instabile. La tensione è alta, il livello di minaccia è elevato, ma i dettagli sono vaghi. Per evitare uno scontro aperto, un operatore decide di fondersi tra la folla, indossando abiti civili e utilizzando un visore a sovrimpressione.
Grazie a una serie di sensori applicati al visore, l’operatore raccoglie informazioni preziose: linguaggio del corpo, frequenza cardiaca, espressioni facciali, frammenti di conversazione. I dati vengono elaborati in tempo reale da un supercomputer nello zaino dell’operatore, grazie all’ausilio di un motore di intelligenza artificiale. L’assistente tattico AI analizza la situazione e fornisce una valutazione: la città è in festa, non c’è minaccia imminente. La crisi è scongiurata.
Questo scenario, tratto da documenti del Dipartimento della Difesa americano, descrive il potenziale del programma Heo (Hyper-Enabled Operator), il cui obiettivo è quello di dotare le forze speciali statunitensi di un “vantaggio cognitivo” sul campo di battaglia.
Non armature futuristiche, ma tecnologie per la consapevolezza del contesto
Nato dalle ceneri del programma Talos, che mirava a creare una sorta di armatura alla Iron Man per i soldati, Heo punta su un approccio differente. Invece di armature o armi esotiche, i soldati del futuro saranno equipaggiati con tecnologie che migliorano la loro consapevolezza del contesto e il processo decisionale.
L’obiettivo è di permettere agli operatori di raccogliere dati rilevanti, distillarli in informazioni utili e prendere decisioni più rapide e intelligenti del nemico. L’interfaccia principale sarà un visore a sovrimpressione, simile ai Google Glass, che fornirà agli operatori le informazioni in modo intuitivo e immediato.
Rilevamento e edge computing, architettura e analisi, traduzione linguistica: le tre aree chiave dello sviluppo
Lo sviluppo del programma Heo si concentra su tre aree chiave:
- Rilevamento e edge computing: raccolta e elaborazione di dati da diverse fonti, con particolare attenzione alla potenza di calcolo necessaria per eseguire il software basato sull’intelligenza artificiale che costituirà la base di Heo.
- Architettura e analisi: valutazione e rapida trasmissione delle informazioni agli operatori sul campo, attraverso un’architettura flessibile che fonde i dati provenienti da diverse fonti e tipi di media.
- Traduzione linguistica: comunicazione efficace in contesti multilingue, grazie a sistemi di traduzione vocale e visiva in tempo reale.
Prime applicazioni: traduzione linguistica e comunicazione beyond line of sight
Negli ultimi anni, il Socom ha introdotto alcune capacità derivanti dal programma Heo, tra cui un sistema di comunicazione beyond line of sight (BLoS) e uno strumento di “traduzione visiva ambientale” chiamato Versatile Intelligent Translation Assistant (Vita). Vita è in grado di tradurre in tempo reale immagini video, cartelli stradali, graffiti e altri testi scritti in lingue straniere, migliorando la consapevolezza situazionale degli operatori.
Le sfide: complessità tecnica, accettazione da parte degli operatori
Heo è un progetto promettente, con il potenziale di migliorare significativamente le capacità delle forze speciali americane. Tuttavia, come ogni iniziativa tecnologica rivoluzionaria, deve affrontare sfide significative:
- Complessità tecnica: la realizzazione di un sistema AI efficiente e intuitivo richiede competenze e risorse ingenti.
- Accettazione da parte degli operatori: i soldati dovranno essere addestrati ad utilizzare il nuovo sistema e ad integrarlo nelle loro tattiche operative.
Un passo avanti verso il supersoldato del futuro?
Nonostante le sfide, Heo rappresenta un passo avanti significativo verso la realizzazione del “supersoldato del futuro”. Anche se il programma non dovesse raggiungere tutti i suoi ambiziosi obiettivi, l’introduzione di strumenti come Vita rappresenta comunque un miglioramento tangibile delle capacità degli operatori speciali.
L’intelligenza artificiale ha il potenziale di trasformare il modo in cui le guerre vengono combattute e Heo è solo uno dei tanti esempi di come questa tecnologia stia cambiando il panorama militare. Il futuro delle forze speciali americane è nelle mani dell’AI e il programma Heo potrebbe essere solo l’inizio di una nuova era di warfare.