Fondazione Guido Carli: governo e innovazione etica al tempo dell’Intelligenza Artificiale

“Intelligenza da vendere. Etica e impresa al tempo dell’Ia”. È questo il tema scelto dalla Fondazione Guido Carli per la convention tenutasi presso l’Auditorium della Musica di Roma, che ha riunito 600 ospiti tra rappresentanti delle istituzioni, imprenditori e giovani talenti. L’evento ha sottolineato l’importanza di una governance etica dell’intelligenza artificiale (IA) e il suo ruolo nel futuro dell’impresa e della società, accogliendo anche un messaggio del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

Giorgia Meloni: L’IA è una priorità del Governo

La Presidente del Consiglio, attraverso un messaggio inviato alla convention, ha ribadito come il rapporto tra etica e innovazione sia centrale nell’agenda politica italiana. Meloni ha sottolineato che l’intelligenza artificiale rappresenta una leva strategica per chi la gestisce, ma con essa si pongono sfide cruciali. Ha ricordato come la storia insegni che dalla competizione per il vantaggio tecnologico possono derivare tensioni e conflitti, se non viene gestita con equilibrio.

Proprio per prevenire tali rischi, il governo italiano ha inserito l’IA tra le priorità della Presidenza italiana del G7. In questo contesto, sono stati raggiunti impegni significativi per definire una governance globale che sappia conciliare innovazione tecnologica, diritti, libertà e democrazia.

Meloni ha sottolineato che il governo ha già intrapreso azioni concrete. È stato lanciato un Piano d’azione sull’IA nel mondo del lavoro per affrontare le trasformazioni che questa rivoluzione avrà su milioni di lavoratori. Inoltre, il Consiglio dei Ministri ha approvato un nuovo quadro normativo, attualmente in esame al Parlamento, che integra le norme italiane con quelle europee e fissa principi per l’uso responsabile dell’IA. A questo si aggiungono investimenti strategici, come il miliardo di euro destinato all’intelligenza artificiale attraverso la società CdP Venture Capital, parte del Sistema Italia.

La voce del Ministro Piantedosi: l’uomo al centro

Anche il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha contribuito al dibattito con un videomessaggio. Piantedosi ha sottolineato la necessità di preservare il ruolo dell’essere umano come “motore primario e scopo ultimo del progresso”. Ha evidenziato che un algoritmo in sé non è né buono né cattivo, ma è l’uomo a determinarne le finalità. Sebbene l’IA possa replicare alcune strutture del pensiero umano, difficilmente potrà mai sviluppare un’anima, che rimane una prerogativa esclusiva dell’essere umano.

La Fondazione e i giovani: un investimento sul futuro

Oltre alla riflessione sul ruolo dell’IA, la Fondazione Guido Carli ha annunciato un’iniziativa concreta per i giovani. Romana Liuzzo, presidente della Fondazione, ha siglato un accordo con aziende partner per offrire esperienze lavorative agli studenti meritevoli dell’Istituto Superiore Morano di Caivano. Un passo che dimostra come la formazione e il coinvolgimento delle nuove generazioni siano la chiave per affrontare le sfide del futuro.

Etica, impresa e tecnologia: un cammino comune

L’evento della Fondazione Guido Carli ha messo in evidenza la complessità delle sfide legate all’intelligenza artificiale, ma anche le grandi opportunità. La posizione del governo italiano – tra investimenti, strategie e regolamentazioni – testimonia l’impegno a fare dell’IA uno strumento di progresso equo e sostenibile, con al centro l’essere umano e i valori democratici.

In un mondo sempre più tecnologico, l’Italia si candida a essere protagonista di una transizione digitale guidata dall’etica e dalla responsabilità.