Meta cambia rotta sulle sue piattaforme: il programma di fact-checking sarà sostituito da un sistema di “Community Notes” simile a quello già adottato da X (ex Twitter). La transizione, che inizierà negli Stati Uniti, è stata annunciata dal CEO Mark Zuckerberg in un video pubblicato sui social, dove ha spiegato che l’obiettivo è promuovere la libertà di espressione su Facebook e Instagram.
“Vogliamo tornare alle nostre radici, ridurre gli errori e semplificare le policy,” ha dichiarato Zuckerberg. “Sostituiremo i fact-checker con un sistema di note basate sulla comunità, una soluzione più trasparente e partecipativa.”
Indice
- Un cambio strategico legato a nuovi equilibri politici?
- L’UE chiede chiarezza: “Obblighi di trasparenza e valutazione dei rischi”
- Meta assicura conformità alle normative europee
Un cambio strategico legato a nuovi equilibri politici?
Secondo il Wall Street Journal, la decisione di Meta potrebbe essere legata al tentativo di rafforzare i rapporti con l’amministrazione Trump. In un articolo, il quotidiano ricorda che Zuckerberg ha recentemente partecipato a una cena con l’ex presidente a Mar-a-Lago, seguita da una donazione di un milione di dollari al fondo inaugurale di Trump. Inoltre, l’azienda ha annunciato l’ingresso nel consiglio di amministrazione di tre nuovi membri, tra cui Dana White, presidente dell’UFC e sostenitore di Trump.
La notizia non ha tardato a suscitare reazioni. Tra i primi a commentare, Elon Musk, che su X ha definito la decisione di Meta “fantastica” (“This is cool”).
L’UE chiede chiarezza: “Obblighi di trasparenza e valutazione dei rischi”
Se il nuovo sistema di moderazione sarà inizialmente limitato agli Stati Uniti, in Europa la situazione è diversa. Le piattaforme digitali molto grandi, come Facebook e Instagram, devono rispettare il Digital Services Act (DSA), che prevede la notifica alla Commissione Europea di qualsiasi modifica alle policy con potenziali rischi sistemici.
Thomas Regnier, portavoce per gli affari di sovranità digitale dell’UE, ha dichiarato: “Non imponiamo alle piattaforme un tipo specifico di moderazione, ma i sistemi adottati devono essere efficaci nella rimozione di contenuti illegali. Se Meta sceglie di affidarsi alle Community Notes, il metodo dovrà dimostrare la sua efficacia.”
Meta assicura conformità alle normative europee
Meta, tramite un comunicato, ha confermato che il passaggio alle Community Notes è al momento limitato agli Stati Uniti. L’azienda ha garantito che eventuali modifiche per il mercato europeo rispetteranno gli obblighi imposti dal DSA.
L’annuncio di Zuckerberg apre dunque una nuova fase per la moderazione dei contenuti online, lasciando aperti interrogativi su rischi, benefici e reazioni degli utenti. Il sistema di Community Notes riuscirà a garantire la qualità dell’informazione senza sacrificare la libertà di espressione?