Accordo Italia-SpaceX: il Governo smentisce, ma le polemiche non si placano

Un vortice di polemiche, da Roma fino a Bruxelles, si è scatenato in seguito alle indiscrezioni di un presunto accordo tra il Governo italiano e SpaceX, la società spaziale di Elon Musk, per una fornitura di servizi di telecomunicazione sicuri. Mentre Palazzo Chigi ha negato l’esistenza di un contratto già firmato, confermando solo “normali approfondimenti” su dossier rilevanti, le opposizioni e l’Unione Europea chiedono chiarezza su una vicenda che potrebbe avere implicazioni per la sicurezza nazionale.

Le indiscrezioni e la smentita di Palazzo Chigi

Lunedì, Bloomberg ha diffuso la notizia che sarebbero in corso trattative avanzate tra l’Italia e SpaceX per un contratto quinquennale dal valore di 1,5 miliardi di euro, finalizzato a garantire connessioni di telecomunicazione sicure attraverso la rete Starlink. L’indiscrezione ha subito attirato l’attenzione mediatica, portando Palazzo Chigi a smentire ufficialmente l’esistenza di un accordo già firmato.

In una nota, il Governo ha precisato che si tratta di “approfondimenti” con aziende del settore, senza che vi siano intese definitive. Inoltre, ha respinto l’ipotesi che l’argomento sia stato discusso durante la recente visita della Premier Giorgia Meloni negli Stati Uniti: “Ridicolo anche solo pensarlo”, ha dichiarato il sottosegretario Alfredo Mantovano.

L’intervento di Musk e il sostegno di Salvini

A complicare il quadro è stato un post pubblicato da Elon Musk sulla piattaforma X (ex Twitter), in cui il miliardario si è detto “pronto a fornire all’Italia la connettività più sicura e avanzata”. Una dichiarazione che ha alimentato ulteriormente il dibattito, trovando il sostegno del vicepremier Matteo Salvini.

“Musk è un protagonista dell’innovazione mondiale. Un eventuale accordo con SpaceX non sarebbe un pericolo, ma un’opportunità per garantire connessione e modernità in tutto il Paese,” ha scritto Salvini su X. Il leader della Lega ha poi esortato il Governo ad accelerare i tempi per concretizzare questa collaborazione, adottando un tono più entusiasta rispetto alla cautela ufficiale espressa da Palazzo Chigi.

L’intervento di Musk e il sostegno di Salvini

Diametralmente opposta è la reazione delle opposizioni, che accusano il Governo di mancanza di trasparenza su una questione che potrebbe coinvolgere la sicurezza nazionale. Mercoledì, durante il question time alla Camera, il gruppo Alleanza Verdi-Sinistra presenterà un’interrogazione per chiedere chiarimenti, e non si esclude che altre forze politiche si uniscano alla richiesta.

Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, ha criticato duramente l’esecutivo: “I patrioti al Governo stanno mettendo la nostra sicurezza nelle mani di Musk alla modica cifra di 1,5 miliardi di euro? Meloni venga immediatamente a riferire in Parlamento”.

Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, ha dichiarato: “L’Italia non si svende. La Premier non pensi di cavarsela con dichiarazioni affidate ai giornali amici. Deve spiegare al Parlamento cosa sta succedendo.” Matteo Renzi di Italia Viva ha aggiunto: “Se Musk vuole investire in Italia, è benvenuto. Ma se vuole i soldi dei contribuenti, Meloni deve spiegare il perché, il come e il quando.”

Le preoccupazioni di Bruxelles

La Commissione Europea ha espresso preoccupazione per non essere stata informata di queste trattative, sottolineando la necessità di coordinamento tra gli Stati membri su questioni che riguardano la sicurezza delle telecomunicazioni. La mancata comunicazione tra Roma e Bruxelles rischia di creare ulteriori attriti in un periodo già segnato da tensioni tra l’Italia e l’Unione Europea.

L’eventuale accordo con SpaceX solleva diversi interrogativi. Da un lato, la rete Starlink rappresenta una soluzione tecnologicamente avanzata per garantire connessioni sicure anche in aree remote. Dall’altro, affidare una parte strategica delle telecomunicazioni nazionali a una società privata straniera, per quanto innovativa, potrebbe esporre il Paese a rischi di dipendenza tecnologica e vulnerabilità geopolitiche.

La vicenda evidenzia l’importanza di un dibattito trasparente sulle scelte strategiche in ambito tecnologico e di sicurezza. Mentre il Governo ribadisce la propria cautela, le opposizioni e Bruxelles chiedono chiarezza su una trattativa che potrebbe avere conseguenze rilevanti per il futuro delle telecomunicazioni italiane. La prossima settimana potrebbe essere decisiva per fare luce su questo dossier.