Garante della Privacy, sì al ddl governativo sull’Ai ma con qualche riserva

Il Garante per la protezione dei dati personali ha espresso un parere favorevole sullo schema di disegno di legge governativo sull’intelligenza artificiale (Ai), ma ha sollevato alcune importanti questioni.

Il provvedimento, che recepisce le direttive europee in materia, mira a regolamentare l’utilizzo dell’Ai in tutti i settori, dalla sanità alla giustizia, passando per la sicurezza e l’economia. Il Garante ha accolto positivamente questa iniziativa, sottolineando l’importanza di un quadro normativo chiaro e coerente per lo sviluppo e l’utilizzo di queste tecnologie.

Tutela della privacy e limite all’uso dei dati

Tuttavia, l’Autorità ha anche evidenziato la necessità di rafforzare alcune disposizioni per garantire una maggiore tutela dei dati personali dei cittadini. In particolare, il Garante ha chiesto:

  • Un articolo dedicato alla privacy: È stato proposto di inserire un articolo specifico che chiarisca come i trattamenti di dati personali effettuati attraverso sistemi di IA debbano rispettare pienamente la normativa sulla privacy, sia a livello nazionale che europeo.
  • Verifica dell’età: Per limitare l’accesso dei minori a contenuti o servizi potenzialmente dannosi, il Garante ha richiesto l’introduzione di sistemi di verifica dell’età affidabili ed efficaci.
  • Restrizioni per l’uso in ambito sanitario: Nell’ambito sanitario, dove l’utilizzo dell’IA comporta rischi particolarmente elevati, il Garante ha chiesto di prevedere limitazioni specifiche per la conservazione e la diffusione dei dati, privilegiando l’utilizzo di dati sintetici o anonimi.
  • Ruolo del Garante: L’Autorità ha rivendicato il proprio ruolo di garante della privacy anche nel settore dell’IA ad alto rischio, come previsto dal regolamento europeo.

Le sfide dell’intelligenza artificiale

L’intelligenza artificiale rappresenta una delle maggiori rivoluzioni tecnologiche degli ultimi decenni, con un potenziale enorme per migliorare la nostra vita. Tuttavia, questa tecnologia pone anche delle sfide significative, in particolare per quanto riguarda la tutela della privacy, la sicurezza e l’equità.

Il parere del Garante rappresenta un passo importante verso la creazione di un quadro normativo che consenta di sfruttare appieno i benefici dell’IA, mitigandone al contempo i rischi.

Cosa significa questo per i cittadini?

  • Maggiore tutela della privacy: Le richieste del Garante garantiranno una maggiore protezione dei dati personali, limitando il rischio di abusi e discriminazioni.
  • Sicurezza online: I sistemi di verifica dell’età contribuiranno a creare un ambiente online più sicuro per i minori.
  • Utilizzo responsabile dell’IA: Le restrizioni previste per l’utilizzo dell’IA in ambito sanitario garantiranno un uso più responsabile e etico di queste tecnologie.