I dati Istat sull’istruzione: in Italia troppi abbandoni della scuola e pochi laureati. Cresce il gap con l’Europa

L’istruzione, come dimostrano numerosi studi, è un potente strumento per migliorare la qualità della vita individuale e collettiva. L’ISTAT, nel suo ultimo report, conferma che un livello di istruzione più elevato è correlato a maggiori opportunità occupazionali, a una migliore salute e a una più attiva partecipazione alla vita sociale.

Il divario italiano

Nonostante questi evidenti benefici, l’Italia presenta un gap significativo rispetto agli altri paesi europei in termini di laureati. Solo il 30,6% dei giovani italiani tra i 25 e i 34 anni possiede un titolo di studio terziario, ben al di sotto della media europea del 43,1%. Questo divario è attribuibile a diverse cause:

  • Limitata offerta di corsi terziari professionalizzanti: A differenza di altri paesi, l’Italia non dispone di un numero sufficiente di istituti tecnici superiori che offrano percorsi di formazione brevi e altamente specializzati.
  • Mancata attuazione dell’articolo 34 della Costituzione: I capaci e meritevoli, spesso privi di mezzi, non hanno accesso a borse di studio e altre forme di sostegno economico per proseguire gli studi.
  • Scarsa attività di orientamento: Gli studenti delle scuole superiori spesso non sono sufficientemente informati sulle diverse opportunità formative universitarie e sulle relative prospettive lavorative.
  • Alto tasso di abbandono scolastico: In Italia, il 10,5% dei giovani tra i 18 e i 24 anni abbandona precocemente la scuola, un dato superiore alla media europea.

Le conseguenze di un’istruzione limitata

Un basso livello di istruzione ha conseguenze negative sia a livello individuale che sociale. A livello individuale, limita le opportunità occupazionali e di crescita personale. A livello sociale, incide negativamente sulla qualità della democrazia, sulla capacità innovativa del Paese e sulla competitività economica.

Cosa fare

Per superare queste criticità è necessario un impegno concreto da parte delle istituzioni e di tutta la società. È fondamentale:

  • Aumentare l’offerta di corsi terziari professionalizzanti: Investire nella creazione di istituti tecnici superiori e in percorsi di formazione continua.
  • Favorire l’accesso all’istruzione superiore: Incrementare le borse di studio e le altre forme di sostegno economico per gli studenti meritevoli.
  • Rafforzare l’orientamento scolastico: Offrire agli studenti informazioni chiare e complete sulle diverse opportunità formative e sulle relative prospettive lavorative.
  • Contrastare l’abbandono scolastico: Mettere in atto interventi mirati per prevenire e ridurre l’abbandono scolastico precoce.

L’istruzione è un investimento fondamentale per il futuro del nostro Paese. Solo attraverso una scuola di qualità, aperta a tutti e in grado di offrire percorsi formativi adeguati alle esigenze del mercato del lavoro, potremo costruire una società più giusta, più equa e più prospera.