L’esame di maturità, da sempre un traguardo fondamentale per gli studenti, segna il culmine del percorso scolastico e l’ingresso nel mondo universitario o lavorativo. Nell’era digitale, però, il modo in cui i maturandi si preparano e affrontano questo esame sta subendo un cambiamento significativo: l’intelligenza artificiale (IA) sta diventando un nuovo e controverso strumento di supporto.
Secondo un recente sondaggio condotto da Skuola.net su un campione di circa 1.000 studenti di quinta superiore, emerge un dato interessante: ben il 67% degli intervistati è pronto a utilizzare strumenti di intelligenza artificiale come ChatGPT per prepararsi all’esame. Tra questi, oltre il 25% ha già iniziato a “interrogare” queste tecnologie durante il ripasso, sia per approfondire gli argomenti che per superare i momenti di stallo nello studio.
Indice
- IA per il ripasso: un aiuto “lecito”
- L’utilizzo in sede d’esame: un rischio per l’integrità del test
- IA per l’esame orale: un alleato per la tesina
- L’IA nella scuola: una realtà in crescita
IA per il ripasso: un aiuto “lecito”
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L’utilizzo dell’IA per il ripasso può essere considerato un metodo di studio valido ed efficace. Gli strumenti di intelligenza artificiale possono fornire agli studenti una serie di benefici, tra cui:
- Approfondimento personalizzato: L’IA può adattare il suo approccio alle esigenze individuali di ogni studente, fornendo spiegazioni più dettagliate sugli argomenti più difficili e riproponendo esercizi mirati per colmare le lacune.
- Supporto costante: L’IA è disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7, offrendo agli studenti un supporto continuo durante il loro percorso di studio.
- Nuove prospettive: L’IA può fornire agli studenti una visione diversa degli argomenti trattati, aiutandoli a sviluppare un pensiero critico e a cogliere nuovi collegamenti tra le diverse materie.
L’utilizzo in sede d’esame: un rischio per l’integrità del test
Tuttavia, il sondaggio di Skuola.net evidenzia anche un aspetto preoccupante: circa un terzo dei maturandi (32%) sta valutando di utilizzare strumenti di intelligenza artificiale durante l’esame stesso, in caso di tracce particolarmente impegnative. Tale comportamento, ovviamente, sarebbe illecito e comporterebbe gravi sanzioni disciplinari, invalidando il risultato dell’esame.
IA per l’esame orale: un alleato per la tesina
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L’intelligenza artificiale si rivela particolarmente utile per la preparazione dell’esame orale. Il 75% degli studenti la sta utilizzando o potrebbe utilizzarla per presentarsi al meglio di fronte alla commissione. In particolare, l’IA viene impiegata per:
- Ripassare il programma: L’IA può aiutare gli studenti a riorganizzare e sintetizzare le informazioni apprese durante l’anno scolastico, facilitando il ripasso e la memorizzazione.
- Generare contenuti personalizzati: L’IA può assistere gli studenti nella creazione di relazioni sui PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento) o nella stesura di esempi di collegamenti multidisciplinari, arricchendo la tesina con contenuti originali e pertinenti.
L’IA nella scuola: una realtà in crescita
L’ingresso dell’intelligenza artificiale nella vita dei maturandi non è un fenomeno improvviso. Il 56% degli studenti ha già fatto uso di strumenti di IA durante l’ultimo anno scolastico, con una frequenza variabile: il 27% li ha utilizzati frequentemente, mentre il 29% in modo più saltuario. Gli impieghi più comuni dell’IA riguardano la stesura di temi ed elaborati, la preparazione di verifiche e interrogazioni e la ricerca di informazioni.
L’intelligenza artificiale, dunque, si presenta come uno strumento ambivalente per i maturandi. Da un lato, può rappresentare un valido aiuto per il ripasso e l’approfondimento delle conoscenze, dall’altro, il suo utilizzo illecito durante l’esame rischia di compromettere l’integrità del percorso scolastico. È quindi fondamentale che la scuola guidi gli studenti verso un uso consapevole e responsabile di queste tecnologie, valorizzandone i benefici e prevenendone i rischi.